La storia

Verso il 2° sec. a.C., sulla penisola che corrisponde all’attuale centro storico di Poreč-Parenzo, si narra di un Castrum romano. Lo status di città, altresì di Municipium, fu assegnato da Re Augusto nel 1° sec. a.C. quando acquisì il nome di Colonia Iulia Parentium.

A testimonianza della burrascosa storia di queste terre, che vide il susseguirsi di numerosi sovrani, ciascuno di essi ha lasciato visibili segni del proprio dominio. Durante l’epoca Bizantina, il vescovo Eufrasio fece ristrutturare la basilica, ispirandosi a quella di Ravenna, con i suoi mosaici verde-oro – all’epoca molto in voga. Il vescovo Eufrasio, e i santi Mauro e Eleuterio, raffigurati nella basilica, sono tuttora i patroni di Parenzo. L’Istria e Parenzo furono dominati dai Franchi e, a partire dal 1267, dalla Repubblica di Venezia, quando la città divenne volontariamente il primo possedimento della Repubblica di S. Marco in Istria.

Durante la guerra tra Venezia e Genova, le truppe dell’ammiraglio genovese Paganino Doria saccheggiarono la città impossessandosi delle reliquie dei martiri parentini. Parenzo fu da sempre rinomata per i commercianti e gli artigiani nostrani, sennonché soventi pestilenze ne decimarono la popolazione, al che nel 1667 fu insediata dei profughi provenienti dall’isola di Creta. Nel 1797 Napoleone attraversò la città di S. Mauro, che dopo la sua caduta divenne parte del Margraviato d’Istria, provincia amministrativa dell’Impero Austroungarico. Nel 1861 Parenzo divenne capitale dell’Istria e sede della Dieta istriana, quale massima autorità regionale. Agli inizi del 20° sec. fu inaugurata la storica Parenzana, la linea ferroviaria che collegava Trieste con Parenzo, favorendo lo sviluppo del turismo e la costruzione dei primi alberghi, delle ville e di altre strutture turistiche. Durante la seconda guerra mondiale, la città subì gravi danni in seguito ai bombardamenti.